Sarde a beccafico con arancia candita

Conosci la storia delle sarde a beccafico? Questo piatto è tipico della cucina siciliana, e viene solitamente servito come antipasto o come secondo piatto.

La ricetta ha origini umili ed è nata, pensa un pò, come imitazione di un piatto che in passato era appannaggio esclusivo di nobiltà e aristocrazia: i beccafichi ripieni. Questi piccoli uccelli costituivano uno dei bottini di caccia dei nobili siciliani e venivano utilizzati, farciti con le loro stesse interiora, per creare un piatto prelibato da gustare durante i fastosi ricevimenti che seguivano appunto le battute di caccia.

Una prelibatezza riservata a pochi, ma che il popolo reinventò utilizzando ingredienti poveri e più facilmente accessibili: le sarde al posto dei volatili,  la mollica di pane e i pinoli al posto delle interiora degli uccelli. Nacque così la ricetta delle sarde a beccafico. E mentre del piatto a base di volatili si è persa traccia, le sarde a beccafico restano a tutt’oggi un piatto molto famoso, soprattutto a Palermo e dintorni, dove vengono arrotolate su un ripieno a base di pangrattato e cotte in forno. 

Quella che ti propongo oggi non è la ricetta tradizionale ma una piccola rivisitazione che vede i pistacchi al posto dei pinoli e soprattutto l’utilizzo delle zeste di arancia candite che sanno regalare a queste sarde un gusto unico in bilico tra il dolce e il salato che ti spingerà a gustarle una dopo l’altra finchè… non saranno tutte finite!

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La ricetta

  • Portata - Antipasti / secondi
  • Preparazione - 40'
  • Cottura - 40'
  • Porzioni - 4 persone

Ingredienti

sarde pulite e aperte a libro – 16
pangrattato – 80 g
pistacchi sgusciati – 30 g
finocchietto selvatico – 3 rametti
aglio – 1 spicchio
alloro – 4 foglie
sale / pepe nero – q.b.

PER L’ARANCIA CANDITA

arancia bio – buccia di mezzo arancio
zucchero semolato – 50 g
sale – 2 prese

Preparazione

Per preparare le tue sarde a beccafico con arancia caramellata inizia con l’arancia: con un coltellino affilato ricava la buccia dell’agrume, compresa la parte bianca, e tagliala a listarelle.

Tuffala in acqua bollente per circa 3 minuti finché le listarelle inizieranno ad ammorbidirsi. Scolale, rimettile in pentola coperte di acqua a filo e poni nuovamente la pentola sul fuoco. Porta a bollore e aggiungi lo zucchero e il sale. Abbassa la fiamma e cuoci senza coperchio fino a quando il liquido avrà assunto la consistenza dello sciroppo. Togli dal fuoco, scola le zeste e lasciale raffreddare.

Occupati del pane: trita i pistacchi a coltello e tostali in pentola antiaderente per qualche minuto insieme al pangrattato finché quest’ultimo assumerà un colore dorato. Togli dal fuoco, fai raffreddare e unisci il finocchietto tritato finemente a coltello, l’aglio anch’esso tritato finemente e metà delle bucce di arancia candite e tagliate a tocchetti. Regola di sale e pepe.

Disponi il composto sulle sarde pulite e aperte a libro, inserendo al centro di ognuna anche una zesta di arancia intera. Arrotola ogni sarda intorno alla zesta e ferma gli involtini con un stuzzicadenti, avendo cura di tenere le codine verso l’alto. Sistema le sarde in una teglia, inserendo tra una fila e l’altra una foglia di alloro.

Cuoci in forno statico già caldo a 200° per 10 minuti e servi le tue sarde a beccafico con arancia candita ben calde.

Sarde a beccafico ricetta facile

Sarde a beccafico con arancia candita facili e golose

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Può esserti utile sapere che…

Se non consumerai subito le tue sarde, conservale in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica e gustale entro il giorno successivo scaldandole prima di servirle in tavola.


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